Siamo a un film dichiaratamente
scevro da metafore sul nostro tempo (cosa che oggi si trova spesso anche nel
film d'animazione per bambini) e per questo atemporale e totalmente rilassante.
Rilassante, ovviamente, non per noia ma perché costituisce 2 ore di puro svago
a ritmo serrato. E, si sa, certe cose che vengono proposte nei film
d'azione made in USA 'normali' e teoricamente per adulti come Spiderman
o MI2, sono molto più digeribili in un
ironico cartoon come questo.
Ci sarebbe poco da spendere sugli
interpreti del film, ma io troverei ingiusto non soffermarmi sul tratto
divertente dei disegni (soprattutto per la faccia del protagonista, vagamente
rassomigliante al Buzz Lightyear 'verso l'infinito e oltre' di Toy Story, evidentemente un marchio di
fabbrica della Pixar), e sulla loro espressività di gran lunga superiore a
quella di molti attori blasonati come Johnny Depp o Tim Robbins.
Irresistibile l'incipit del film,
con l'Incredibile che con una gestualità sorprendente si lamenta del
fatto che il mondo, per quanto lo si salvi, trova sempre il modo di rimettersi
nei guai e "Dico io.... ma puoi stare in pace per almeno 5 minuti? Solo 5
minuti!", esclama in un'intervista scuotendo la testa. E così
per i minimi dettagli, come sopracciglia che si alzano, occhi sgranati e
piccole rincorse quando si deve spiccare il volo, tutto con un rispetto dei
tempi reali che fa impallidire anche gli ottimi film precedenti della
Casa.
Tornando all'aspetto dei
personaggi, per rendere l'effetto il più possibile comico e demistificatore
sull'iconografia del Supereroe, il protagonista è sì dotato di un'altezza e di
una muscolatura fuori dal comune, ma anche di uno sviluppo ventrale fuori dal
comune! Il che lo libera dal rischio di apparire solo come un Johnny
Bravo più intelligente.
Il cinefilo che andrà a vedere
questo film si divertirà a cogliere le somiglianze di alcuni dei protagonisti
con personaggi noti come Annette Bening che ha palesemente ispirato il volto di
Elastica, la supereroina moglie di Incredibile, nonché un cattivo con la faccia
molto rassomigliante a quella di John Lithgow (storico cattivo per Brian
De Palma) e un poliziotto, alla fine, che è praticamente il ritratto,
nemmeno tanto caricaturale, di Tommy Lee Jones. Una mia amica sostiene che il
personaggio della stilista è uguale a Krizia, ma, non conoscendo io l'aspetto
di Krizia, non posso confermare né smentire. E' da dare per
scontato che nella versione originale tutti questi personaggi siano
stati doppiati, sui ritmi della gustosa musica silmil-007 che percorre le
immagini, dai vip a cui devono la somiglianza, come da abitudine Disney.
Ancora a proposito
di Elastica notavo, durante il film, che ormai da tempo le donne dei
cartoon hanno sex appeal non inferiore a quello delle più belle donne in carne
ed ossa; e lo dico con imbarazzo, dal momento che non è molto sano essere
attratti da un pezzo di carta.
Riguardo alla trama, essendo il
film in programmazione da poco tempo, non troverei giusto svelarne la storia,
pertanto continuerò a tentare di far 'respirare' questa pellicola attraverso i
dettagli e, anche in questo caso, senza esagerare. Mi limiterò a citare solo le
battute che possono divertire anche senza bisogno dell'apporto visivo.
Verso l'inizio si assiste alle
difficoltà del supereoe ad aggiustarsi il microfono per un'intervista e che,
sconsolato, commenta:"Abbatto i muri del suono e non riesco a mettermi....
questo!". La proibizione che lui ed Elastica impongono al figlio
maschio Flash, geneticamente superdotato, per non farlo partecipare a gare
sportive fino alla fine del film, in cui arrivano al compromesso
di permettergli di arrivare secondo, e solo secondo, ad una corsa
campestre, indicandogli i momenti in cui rallentare e quelli in cui lasciarsi
andare. Così come trovo geniale la trovata di inserire nel film un supereroe di
colore, Siberius, che a dispetto della sua razza è il padrone dei ghiacci.
In chi legge queste righe, a
questo punto, può legittimamente sorgere un dubbio: si tratterà per caso di una
versione moderna degli eroi degli elementi, ovvero i Fantastici Quattro? E'
chiaro che l'ispirazione c'è, ma non al punto di rendere il
film una versione più aggiornata dello storico cartoon. Prima di tutto per
la già evidenziata comicità, indubbiamente maggiore rispetto alla
presunta fonte, e poi anche per un pizzico - ma solo un pizzico - di gustosa
satira sociale, talmente dissimulata nelle gags da non erigersi a stilettate
né, come spiegavo all'inizio, metafore del mondo di oggi. Dopotutto si
tratta di un film pensato soprattutto per i più piccoli.
Queste piccole 'punture' sulle
nostre manie si notano ad esempio quando viene intervistata l'eroina Elastica
che spiega così la sua volontà di risolvere le situazioni di pericolo:
"Lasciare che solo gli uomini salvino il mondo? Non sia mai!!!",
oppure, e ancor di più, quando i poveri supereroi vengono costretti
all'anonimato per sfuggire alle ire e alle denunce non dei nemici sconfitti, ma
dalle persone salvate che chiedono risarcimenti per essere state tolte dal
pericolo di vita in un modo non del tutto indolore e, addirittura, senza
chiederne il permesso. Su questo punto ho seriamente riflettuto se si trattasse
di pura fantascienza o se, nei paradossi dei giorni d'oggi, questo non accada
solo perché non esistono i supereroi.
Giovanni Modica (recensione fatta nel novembre del 2004)
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